Quando mi chiedono cos’è l’anarchia, so solo rispondere: la libertà dell’altro.
È sufficiente per vantarmi anarchico? Sta di fatto che ho dedicato tutta la mia vita alla libertà, mia e altrui con una scelta contadina collegata a Carlo Pisacane.
La fine millennio con l’affermazione della centralità della terra – e di quanto ne segue: l’ambiente e l’agricoltura – dovrebbe rendere chiaro ai giovani estremi che è stato e che è un grave errore non essersene interessati e non interessarsene.
I potenti – che sanno – hanno fatto e fanno di tutto perché la terra – intesa nelle sue diverse significanze – venga annullata; persa la guerra della violenza, puntano alla rivincita con la finanza.
Non accorgersene – giovani estremi e voi in particolare dei circoli anarchici e dei centri sociali – è il suicidio.La lotta deve essere sì nelle città, ma altrettanto certo e più ancora nelle campagne. Contro ogni fraintendimento. È l’esigenza della qualità, soprattutto alimentare, che ci rende più forti e capaci di opporci alla massificazione ed alla protervia globalizzante.
Luigi Veronelli