Perchè la morte – così lurida se riguarda altrui, tanto più la persona mi è cara e vicina – si fa dolce, tenera e silenziosa, rapportata a me? E perchè ciò diviene più chiaro ed avvertito col passare, più ancora dei giorni, delle ore?
Per quanto possa sembrare assurdo, a causa del mio amore per la vita che ho vissuto, nei miei limiti, appieno, col desiderio di godere ogni gesto e con la rabbia tutte le volte (tante) di non averlo colto.
Come lo cogli? Con la comunicazione ch’è, quasi sempre, anche partecipazione.
Ogni ora i miei gesti – e non solo per gli occhi – partecipano e comunicano meno.Della mia morte ho inquietudine solo nel dolore che lascerà in qualcuno.