Stava male da tempo, Veronelli, anzi, il Maestro Veronelli, come non sopportava d’essere chiamato.
Ma nemmeno per un istante l’ottimismo e la voglia di pensare al futuro gli sono venuti meno…
Adesso il coro è unanime e persino i nemici si associano al cordoglio e al rimpianto, riconoscendogli il merito di avere cambiato un mondo, elevandolo da fenomeno folcloristico ad un ruolo di primo piano nella nostra economia e nella nostra società.
Veronelli ha inventato il mestiere del giornalista enogastronomo, e più delle parole sarà la storia a riconoscergli questi e tanti altri meriti.
Da tempo, peraltro, i suoi occhi non vedevano più. Eppure era come se l’energia fosse aumentata, a dispetto dell’età e del male, tanto che era continuamente su e giù per l’Italia…
Ma le qualità che più di ogni altra gli anni avevano amplificato, in Veronelli erano due.
La prima: il senso di libertà, che Gino identificava in una sorta di anarchia che l’aveva avvicinato anche ai centri sociali, e che comunque gli consentiva, sempre, di esprimere liberamente il proprio pensiero. Scrisse pochi mesi fa:
«Quando mi chiedono una definizione, sintetica, dell’anarchia, rispondo: “credere che Dio è l’altro”. […] L’altro per me – e in questo assunto avrei il consenso solo di alcuni anarchici – è la donna, l’uomo, gli animali (i cani hanno accompagnato con esistenze più brevi della mia, tutto il mio percorso umano), la terra, l’acqua, i vegetali (i frutti in primis), via via sino ai granelli di sabbia».
La seconda: qualità, direttamente legata alla precedente: il senso di umanità vero, profondo, che lo portava a essere rivolto verso gli altri, e soprattutto i giovani, con amore e disinteresse.
Certo, s’indignava Veronelli di fronte alle cose che giudicava sbagliate, soprattutto quand’era il Potere a manipolare, a indirizzare, a mistificare.
Ma sapeva e ha saputo fino all’ultimo mettere in pratica il valore del dono, prestando la sua esperienza e il suo entusiasmo a chi ne aveva bisogno.
Gino c’era sempre. E continuerà ad esserci.
Giovanni Chiades, giornalista