Nel 2010 è stata organizzata, di mia cura, la prima mostra su Luigi Veronelli.
Si è tenuta a Bergamo, presso la Galleria d’arte moderna e contemporanea, nell’ambito di Ristorerò, manifestazione intitolata a Veronelli stesso e a Vittorio Cerea, antesignano della ristorazione di qualità bergamasca.
Più sotto, il testo di presentazione.
Mi fa piacere pubblicare anche alcune fotografie che danno l’idea sia dei documenti che ho scelto di esporre sia di come l’art director (Erika Tironi) ha deciso di esporre.
Festeggiare la vita è espressione che Veronelli, nello scrivere ha esplicitato solo negli ultimi anni, ma che, nella sua esistenza, ha messo in atto per l’intero corso.
Un’esistenza, segnata da innumerevoli viaggi, esperienze, incontri, relazioni, assaggi, letture, e da un “efferato” impegno civile e sociale sfociato anche in polemiche e battaglie “epiche”, per la difesa dei valori contadini e della Terra“Uomo dato alla gola, e a tutti i piaceri sensuali e mondani”, Veronelli ha rivendicato assoluto – per l’uomo morale (“l’uomo, la donna, amica mia paritaria”) – il diritto alla gioia; lui lo ha pienamente realizzato nel campo del suo privilegio (cibi, vini), ma anche cercato, e soddisfatto, in ogni gesto estetico della quotidianità.
Per lui ogni “cosa” corrispondeva ad un “incontro”, da vivere al meglio.
Tanto da essere riconosciuto e celebrato quale icona della cultura materiale di cui ha voluto cogliere e saputo comunicare tutta la portata filosofica, lui che la filosofia l’ha studiata ed esercitata per davvero.Nella mostra è tracciato – seppur parziale, tanto vasto il suo archivio – un percorso che evidenzia, attraverso la selezione di “documenti” simbolo (oggetti e immagini), come Veronelli festeggiava la vita sua: le persone, il vino, la buona tavola, i libri, il pensiero, le parole (scritte e dette), l’anarchia (per lui con valore di “assunzione di responsabilità, rispetto di sé e quindi degli altri”), l’arte.
Si tratta di materiale in gran parte sconosciuto, inedito, rivelatore, sorprendente, dilettevole.A festeggiare anche noi la vita.