Intervista immaginaria a Gino

Le domande di questa intervista immaginaria a Veronelli toccano temi a lui tra i più cari. Le risposte sono realmente sue e si riferiscono a dichiarazioni, orali e scritte, recuperate dal suo archivio. Il collage è stato composto dalla nostra direttrice e da Gian Arturo Rota. Gino, tu hai cambiato la storia del vino italiano,…

Cocktail il suo primo amore dopo…

In un viaggio nell’Alessandrino, nel 1975, per il Festival della grappa, Veronelli incontra Luigi Angelino, giornalista de Il Mercurio, cui rilascia alcune battute su Bergamo, sulla televisione, sulla grappa e sui dolci.  Luigi Veronelli abita a Bergamo Alta. Lì c’è anche la sua cantina: 43 mila bottiglie rappresentanti settemila qualità.La scelta la si intuisce dalla…

Intervista su “Il Settimanale”

9 giugno 1976. Esce, sul periodico Il Settimanale, intervista di Paolo Forcolin sull’onda del successo della trasmissione  A tavola alle sette, “la riprova di un rinato interesse degli italiani per la buona tavola e il buon vino“. D. Luigi, come mai tanto successo?R. Non è tanto merito mio personale, quanto dell’argomento che tratto. La cucina,…

Avversari

Sono un combattente che non può e non deve stare segni di stanchezza e di resa. Gli avversari – ci sono sempre – amo guardarli dritti, negli occhi, così che credano io c’entri e veda – illuminante – la loro meschineria, l’arretratezza, la cecità morale, le colpe.

Giovani

Il mercato giovane esige la qualità anche dei vini più economici. I giovani, anche dal vino, vogliono avere confronti e racconti dialettici. Non avranno alcuno spazio i vini facili negli anni 2000.

Cuoco

Da ogni cuoco (ma, molte volte si tratta di una cuoca), voglio “la personalità”. Qualsiasi sia stato lo studio, la tradizione, la vocazione. Per quanto alta la fantasia e la sfida, ogni piatto deve sottolineare le individuali, intime capacità. Un po’ come nell’arte e nella musica. 

Morire

Morire – una volta che hai raggiunto l’età del continuo e inarrestabile declino delle tue capacità – è l’ultimo atto, felice ed orgoglioso, se sai che ogni tuo gesto o pensiero, sia diminuente nei confronti dell’Altro. Certo, ora ho in me l’orgoglio di credere che sarò ricordato con benevolenza, che verrà riconosciuto il mio impegno…