Vino

FASCINO DEL VINOMi sono dedicato al vino per il fascino che aveva su di me e che avrebbe avuto sui lettori. Oggi so che, proprio grazie al vino, il mio nome è bene conosciuto e credibile. Scrivo allora di ciascuno dei prodotti della terra e di ciò che può esserne ottenuto con la lavorazione artigianale.…

Vinitaly: i testi di Veronelli per il padiglione Lombardia

Ecco gli scritti di Veronelli sulle dodici terre enoiche – e relative denominazioni di origine – di Lombardia. L’immagine riproduce il calligramma di Veronelli con testo sui vini dell’Oltrepò Pavese. Botticino “Il vino, gran miracolo, è già buono: pronto, sapido in bocca, voglioso di compiacerla, una creatura”. (1968) Capriano del Colle (Montenetto) “Dai vignaioli vini rossi…

Abbinamento cibo e vino, matrimoni d’amore

Leggo, nell’articolo di Gianmichele Portier, ABBINAMENTI Un vino per il piatto? Meglio un piatto per un vino (rubrica Gusto e dintorni, su Giornale di Brescia.it): “Cibo e vino, tema sempre attuale e discusso da esperti e neofiti, dunque meritevole d’un approfondimento almeno sullo stato dell’arte tra i sommelier. Un piccolo viaggio che cominciamo con questo primo articolo…

Il lambrusco di Sorbara, vino “umano”

Oh, che barba: ancora a dover sentire, in una discussione sul Lambrusco, che Veronelli snobbava i vini semplici, non importanti, non impegnativi, bla bla bla. Ho recuperato un suo pezzo, proprio sul Lambrusco, di Sorbara, e… Veronelli snobbava solo i vini cattivi, Lambrusco o Barbaresco o Ribolla o Greco di Tufo, si chiamassero. Ma se cattivi…

I 50 anni della Tenuta del Buonamico

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Annie Feolde: “Veronelli il mio riferimento”

Madame Feolde – alias Annie Feolde – è con Giorgio Pinchiorri, l’altra (prima?, seconda?) anima dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze.Enoteca-ristorante oramai di vita quarantennale e di cui Annie governa – con lei due chef executive, Italo Bassi e Riccardo Monco – la cucina, che, sempre ha dichiarato, vuole essere italiana e moderna. È stata intervistata da Lucy Gordan, collaboratrice di La Madia,…

“Io penso che la vigna di collina trionferà”

Nel settembre 1991, annata non buona e a pochi mesi dalla storica apertura delle frontiere, Maria Grazia Peracchino, giornalista de La Gazzetta del Piemonte, fa lunga intervista a Gino Veronelli sullo stato di salute generale del vino italiano, piemontese e no, e sulla considerazione che vent’anni fa si aveva all’estero.Ne riproduco un significativo estratto.Gian Arturo RotaDomanda: Dunque dimmi Veronelli, come…

Gli articoli numero uno. L’Etichetta

Autunno 1983. Esce L’Etichetta, trimestrale che “sconvolgerà” – per originalità, impegno e bellezza – l’editoria gastronomica italiana.Direttore (sino al 1991): Luigi Veronelli.
L’idea è di descrivere la giornata del “giovin signore” (di pariniana memoria) che ricerca per sè il meglio in qualsiasi momento e gesto della stessa.La descrizione ha, per ogni argomento, una doppia narrazione: un pezzo…

“La terra è l’anima”. Veronelli interpretato da Peppe Pantaelo

Ho dato anticipazione dell’omaggio che Peppe Pantaleo – artista/illustratore abruzzese, di Avezzano – ha fatto a Gino Veronelli: un ciclo di 8 tavole denominato “La terra è l’anima” ispirato a una delle espressioni più significanti e “programmatiche” di Gino.Ne ho selezionate 5; per ciascuna titoli e indicazioni (miei e in libertà), per aiutare a cogliere il tema privilegiato dall’artista;…